I colori della vita e dello sport, dove c’è uno c’è sempre stato e ci sarà sempre l’altro. Il sangue che dà la vita è lo sport che la mantiene, aumentandone le difese immunitarie di chi lo pratica.

Il bianco rosso è il nostro colore ufficiale, il blu, il bianco e il rosso sono quelli istituzionali della Associazione Volontari Italiani Sangue.

Un binomio perfetto tra Avis e Secis B.C. Jesolo. Il rosso che colora la goccia che scende dalla lettera “A” nel logo dell’Avis, da piccola diventa mare (il nostro mare jesolano) ed infinito come l’orizzonte e l’Oceano grazie alle donazioni.

Tra i donatori ci sono anche tre nostri testimonial. Il capitano Matteo Maestrello, Alistair Cortese e l’esperto di comunicazione e web Simone Manzato.

Oggi il capitano Maestrello, dopo la donazione del sangue, ha consegnato la felpa ufficiale del B.C. Jesolo al presidente Avis Jesolo Alessandro Quadranti. Con lui c’erano ovviamente anche Alistair e Simone.

“Sono donatore di sangue da qualche mese, la mia prima donazione l’ho fatta nel mio primo giorno di riposo dal lavoro dello scorso novembre” spiega Matteo Maestrello. “E’ stato Alistair Cortese ad invogliarmi e a farmi “sposare” l’Avis”.

“Lo sport è vita, donare è molto importante. Se lo facessimo tutti ci sarebbe più vita per gli altri” è il messaggio che vuole lanciare il nostro capitano. “Donare il sangue significa fare del bene. E fare del bene è una cosa bella. La richiesta del sangue è sempre molto alta e noi tutti possiamo andare incontro a chi ne ha più bisogno Donare il sangue è molto importante per garantirne una continua disponibilità. E' la garanzia che sempre, per chiunque, ci sarà il sangue giusto e disponibile ad essere trasfuso in caso di occorrenza”.

“Facciamo tutti la nostra parte. Ho visto tanti ragazzi giovani oggi che lo donavano. Noi sportivi che spesso usiamo il nostro sport come metafora di vita è un’occasione fondamentale per fare diventare questa metafora una vera e propria azione di vita per fare del bene a se stessi e agli altri”.

Matteo poi ci rivela un aneddoto.

“Alessandro prima di andare via ci offre sempre uno dei suoi paninozzi con sopressa e formaggio. Ma volete mettere? Già donare il sangue lo facciamo più che volentieri e un panino al volo non si rifiuta mai, specie se ha la sopressa dentro.."

Ufficio stampa Thomas Maschietto

Lino era e rimarrà per la Pallacanestro a Jesolo quello che i nostri amati pontili rappresentano nell’iconografia e nelle foto del nostro bel Mare: un punto fermo, imprescindibile.

Quello stesso mare che mai come in queste ore risulta vuoto e desolato come tutti noi che, ognuno a modo proprio, ricordiamo ed onoriamo Coach Lino Rossetto.

L’amore e la passione che Lino ha dedicato al nostro Sport non ha età e non avrà mai una fine.

Come giovane giocatore ha saputo distinguersi già negl’anni ’60 nelle giovanili risultando tra i primissimi tesserati alla nascita della nostra Società nel 1968. La passione lo ha portato prestissimo a seguire gli allenatori più navigati per carpirne i segreti e metodi di gioco.
La sua caparbietà, la sua tenacia, la sconfinata passione per il Basket e l'amore per Jesolo lo hanno condotto in qualità di allenatore ad ottenere i primi brillanti risultati già nel decennio successivo, grazie ad un titolo Nazionale ai Giochi della Gioventù ottenuto nel 1979 con i tesserati nati nel ’66 e, sempre nello stesso anno, un titolo regionale con i ragazzi del 1965, che sbaragliarono in quella memorabile stagione diverse formazioni già di blasone come Benetton Treviso, Reyer Venezia e Petrarca Padova.

La crescita delle nostre giovanili da lui coordinate, organizzate e soprattutto ben allenate negli anni del grande boom economico, ha portato alla formazione di giocatori che negl’anni successivi si sono fatti strada in Prima Squadra, militando nelle categorie semi-professionistiche di Serie C e D e consacrando alcuni di loro diventati poi professionisti in Serie A.

Erano gl’anni che vedevano osservatori ed agenti di livello nazionale assistere copiosi ai memorabili Derby che si giocavano alle Michelangelo come alle D’Annunzio, contro Serenissima Edilenzo e Santa Margherita Caorle.

L’operato di Coach Lino e dei suoi Cari ha saputo dare a molti Jesolani quel senso di unità ed appartenenza al Territorio che si alimentavano negli spalti delle palestre, gremite di fedelissimi tifosi come non si vedeva neppure nelle categorie superiori.

La sua verve, il suo carisma ma soprattutto le sue doti umane lo hanno reso un allenatore e dirigente stimato e ben voluto anche dagli avversari.
È stato il motore di un movimento sportivo che non si è mai fermato. BC Jesolo ha permesso a moltissimi bambini e ragazzi di diventare adulti affermati e responsabili grazie ai valori trasmessi in campo come in spogliatoio o nei rapporti diretti con le Famiglie.
E’ stato co-ideatore e protagonista nella crescita del Progetto Jesolo-San Donà che ha visto la nostra Città ottenere la qualificazione alla Serie A Dilettanti senza mai tralasciare l’impegno verso i nostri giovani atleti.
Il settore giovanile del BC Jesolo infatti, per volontà espressa di Lino, non ha mai cessato di operare.
Il suo lavoro ed il suo impegno continuano instancabilmente ad affiancare ed aiutare gli abitanti del nostro territorio nella crescita dei nostri giovani  con l’obbiettivo di voler trasmettere loro quanto Lino, assieme alle Sorelle Dina e Rosanna ed al Fratello Fiorenzo, hanno saputo trasmettere a noi in tutti in questi anni: l’unità di una vera Famiglia.

Ai troppi tragici avvenimenti che stanno caratterizzando il 2020 dovremo, nostro malgrado, aggiungere la tragica scomparsa di colui che al Basket Jesolano ha dedicato la propria anima... E che nessuno di noi mai potrà dimenticare.

Tutto il Basket Club Jesolo si stringe forte attorno alla Famiglia Rossetto tributandole tutto l’affetto e la riconoscenza che merita in questo momento di profondo dolore.

Secis Basket Club Jesolo