I Dragons tornano ad allenarsi. E sul cielo sopra la D'Annunzio spunta l'arcobaleno
Immaginate di vedere in azione i nostri piccoli grandi Dragons nel loro primo allenamento del 2021 dopo la lunga pausa dovuta al covid. E di essere lì con loro alle D'Annunzio mentre fuori ha smesso di piovere.
Dal cielo è spuntato fuori come per magia l'arcobaleno, disegnato a mano dai Dragons che, giocando un pò di fantasia, hanno smesso i panni dei simpatici Grisù per indossare quelli degli unicorni che con l'arcobaleno hanno molto in comune, sia il colore della coda e della criniera, ma anche sono proprio loro fonti di questa bellissima scia durante il loro passaggio.
Oppure senza scomodare questi simpatici animaletti mitologici, i Dragons restano Dragons e a suon di "floaters" a canestro nel corso degli esercizi di tiro, hanno fatto venire fuori l'arcobaleno in cielo.
Cavalcando le note di Roby Facchinetti di "Rinascerò, rinascerai" prendiamo spunto dall'arcobaleno venuto fuori proprio nel primo giorno di allenamento per sperare che il più brutto, questa volta sul serio, sia finalmente messo alle spalle.
Ha proprio ragione il nostro presidente Emil Cavallin quando parla del settore giovanile. Fa sempre un certo effetto, lascia dentro una certa emozione vedere i nostri piccoli grandi ragazzi correre dietro alla palla a spicchi, allenarsi e cercare di fare canestro. Tutti noi lo siamo stati. E quante volte aspettavamo l'intervallo della prima squadra per fiondarsi sul parquet di gioco, camicia maglione e magari scarpe eleganti che non si potevano sentire ai piedi quando si correva, ed impossessarsi del pallone.
Adesso c'è da cavalcare questo arcobaleno per ripartire.
E se non lo vediamo, c'è un semplice esercizio da fare. Quando siamo in casa, in ufficio o in auto, guardiamo fuori dalla finestra o dal finestrino e cerchiamo l'arcobaleno. Magari non sarà visibile ad occhio nudo, ma con un piccolo sforzo lo troveremo e rimarremo a bocca aperta. Perchè avremo dato forma ai nostri sogni da Minors.
E quelli, anche se non piove e il cielo non ci offre i suoi giochi incredibili di colori dopo l'acquazzone o un temporale, non li scalfirà mai nessuno. Basterà guardare fuori e pensare a quanto ci è mamcato il nostro mondo.
Da un'idea di coach Matteo Gambarotto
Ufficio stampa Thomas Maschietto (foto/video Matteo Gambarotto)
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