Il Secis Jesolo non si ferma più. Al Palacornaro esce il numero 71 contro la Cestica Verona che segna solo 40 punti
SECIS BC JESOLO – WITH-U VERONA 71-40
SECIS BCJESOLO: Davide Bovo 14 (6/7 e 4 assist), Biancotto 10 (2/2, 2/5 e 7 rimbalzi), Mattia Favaretto ne, Simone Rosada 9 (3/6, 1/2), Matteo Maestrello 5 (1/1, 1/3), Busetto 6 (1/4, 0/4), Maschietto 1, Sipala 6 (2/2, 0/2), Zamattio 10 (3/6 e 9 rimbalzi), Nicola Maestrello 6 (1/4, 1/2), Mei (0/1, 0/1), Ruffo 4 (2/2). Allenatore: Giovanni Teso, vice: Matteo Gambarotto
WITH-U VERONA: Marchetti 3, Pacione 3, Massimo Bovo 6, Basso, Buzzi 5, Adobah, Bertocchi, Ferrazza 2, Samuele Bovo 3, Natali 2, Trentini 5, Crosato 11. Allenatore: Davide Bianchi
Note: parziali: 19-6, 28-24, 58-30.
SECIS BCJESOLO che sinfonia contro la With-U Verona! Che difesa, non è una novità, ma anche che terzo quarto con 30 punti segnati e solo 6 subiti.
QUINTETTI BASE. Entra ancora il sole quando c’è la palla a due tra Nicola Maestrello e Bertocchi. Coach Giovanni Teso schiera in quintetto base Biancotto, Simone Rosada, Sipala e Nicola e Matteo Maestrello. Dall’altra parte “Dacio” Bianchi risponde con Marchetti, Basso, Buzzi, Bertocchi e Crosato.
LA CRONACA. La cronaca spiccia del match fatta di numeri e di parziali ci vede subito belli pimpanti con un 12-0 sul tabellone dopo 4’46” di gioco. È subito festa delle bombe scagliate bruciando la retina da Biancotto e Simone Rosada (9-0), poi un libero di “mays” junior e ancora Simone dalla media (12-0). Il ritmo che abbiamo impresso nei primi minuti è impressionante. La Cestistica timidamente si affaccia nella nostra area con un canestro di Marchetti a 4’42” dalla prima sirena. Un gioco da tre punti di Busetto ci porta a + 11 (15-4), Bovo e Zamattio a + 13 (19-6) a 7 decimi dalla sirena.
IL SECONDO QUINTETTO DI VERONA. Molto meglio la seconda Cestistica, quella che vede sul parquet Samuele Bovo, Pacione, Crosato, Bertocchi e Basso. Il secondo quarto mette definitivamente in gioco gli scaligeri che si presentano con una tripla di Crosato (10-21). Con il tiro dalla distanza Verona come una formichina, punto dopo punto, riduce il gap fino ad arrivare a – 2 (23-25) a 2’09” dalla fine con due liberi di Massimo Bovo. Vanno a segno due volte da tre Massimo Bovo, due volte il guerriero Crosato (8 rimbalzi totali) e non dispiace nemmeno Pacione. All’intervallo le due squadre sono separate solo da due possessi.
TERZO QUARTO, SECIS STRARIPANTE. Nel terzo quarto non ce n’è più per nessuno. Inizia Davide Bovo (30-24), poi Nicola Maestrello (32-24)poi Biancotto (34-24) e le triple dei due Maestrello. E’ 40-27 dopo 3’30” della ripresa, Bovo ancora. Se la Cestistica non segna è perché i meccanismi difensivi sono talmente oliati che costringono gli avversari a forzare le conclusioni e a trovare braccia solide, alte e possenti come muri invalicabili(Nicola Maestrello per esempio, ma anche ovviamente quelle di Zamattio e Sipala) contro le quali anche il talento di Crosato deve fare i conti. Dal 40-27 altro strappo, che se possibile fa ancora più male con un altro break di 10-0. In pratica dall’inizio del secondo tempo, Verona segna solo con Buzzi (27-37) dopo 1’45” di gioco e noi mettiamo insieme un parzialone di 22-3 in 6’40” di terzo quarto, per il + 23 (50-27). Crosato è l’ultimo ad arrendersi allo strapotere biancorosso con canestro di pregevole fattura con un tap-in volante ad una mano (30-50).
La cronaca dell’ultimo quarto non cambia di una virgola il leit motiv dell’incontro. Zamattio segna il + 31 (63-32), Sipala il +32 (64-32). A 5’25” dalla fine entra Mei ed è un piacere vedere come la squadra lo carichi di responsabilità affidandogli ad ogni azione offensiva le chiavi del gioco. A 3’09” dentro anche “Maschio” Maschietto che segna il suo primo punto ufficiale in C Gold (71-37). La panchina esplode di gioia, non vorremo essere nei panni di Edo quando dovrà offrire il terzo tempo.
IL DESTINO HA VOLUTO. Due fratelli nel Secis, Matteo e Nicola Maestrello, due nella Cestistica, Massimo e Samuele Bovo. Ed un terzo Bovo, il nostro Davide, che dei Bovo scaligeri è solo omonimo. Noi che siamo sempre alla ricerca di curiosità, tanto per annoiare con la cronaca e le statistiche, siamo stati baciati dalla fortuna. Il destino voluto che fossero tutti e cinque contemporaneamente sul parquet nel corso del secondo quarto ed anche per più di qualche minuto.
LA FORZA DELLO SPOGLIATOIO. Lo diciamo da anni, lo ripetiamo sempre, se per forze di cose vogliamo trovare il segreto o l’alchimia del BCJ, la risposta sta tutta nello spogliatoio, lo spirito di gruppo. Il terzo quarto è stato accompagnato a referto da 13 canestri su azione e due punti dalla lunetta. Riprendete in mano il video della partita e guardate la reazione di chi era in panchina ad ogni canestro. La chiamiamo onda grigia per via del colore delle nostre sopramagliette. Sopra le tese invece finivano gli asciugamani che venivano sventolati ad ogni canestro
MATTIA FAVARETTO. “Gioco la prossima sicuro” ci dice Mattia che durante l’ultima quarto l’abbiamo visto scaldarsi quasi dovesse entrare per tastare il parquet e la propria caviglia destra dopo l’infortunio di Oderzo. In realtà noi volevamo sapere da Mattia che cosa diceva in panchina dopo ogni canestro, in quanto era il primo ad alzarsi in piedi ad esultare. “Beh uscivamo da un secondo quarto un po’ complicato e noi dalla panchina volevamo aiutare i nostri compagni che erano sul parquet” ci spiega ancora Mattia Favaretto. “In campo non c’è solo il quintetto ma ci siamo anche noi, l’unità della squadra, lo spirito del gruppo va misurato anche in queste cose, unitissimo sia in campo che fuori. Io poi non faccio testo… Non potendo ancora giocare è un modo di sfogare le mie energie fin qui accumulate. Non è facile soffrire standosene buoni in panchina. In questo modo ho trasmesso la mia energia a chi stava giocando”.
IL VIDEO. C’è un altro video della serata. Quello del terzo tempo, dedicato da Matteo e di Nicola al loro papà, il primo nostro tifoso. Anche qui, il passo dal gruppo o spogliatoio che sia alla famiglia è sempre più breve.
Ufficio stampa Thomas Maschietto (foto e cronaca di Thomas Maschietto @riproduzione riservata)
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